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L’antiteatro – Il cinematografo come arte

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Il dualismo fra lo schermo e la ribalta del palcoscenico è un aspetto tipico del rapporto fra teatro e cinema, nel protrarsi di un rimpallo concettuale e ideale che lo ha caratterizzato sin dagli esordi della Settima Arte. Da allora, infatti, le due arti non hanno mai smesso di insidiarsi e sedursi a vicenda, minacciarsi, sovrapporsi, e trovare l’una nell’altra, ad un tempo, la propria nemesi e una sperata sublimazione.

Sebastiano Arturo Luciani, in un’opera redatta negli anni Venti del Novecento ma attualissima anche alla luce delle più moderne innovazioni, si addentra in questa relazione di attrazione e conflitto, la esplora in ogni suo aspetto, e conduce il lettore di ieri e di oggi a capire in profondità il mezzo filmico, la sua portata, i suoi orizzonti tecnici, e le conseguenze che il suo diffondersi avrebbe portato nella più ampia scena culturale e artistica, forse ai suoi giorni non ancora davvero pronta per il suo irrompere.

L’antiteatro – titolo forse provocatorio, ma assolutamente significativo – non è però un esercizio di critica negativa. Non è, come si potrebbe pensare, il segno di un mero voler abbattere una tradizione gloriosa ma, per certi versi, stanca, usando le luci del cinematografo come una clava con cui distruggere e negare la grandezza dell’arte teatrale. Piuttosto, L’antiteatro è una sentitissima guida. Una guida con cui orientarsi per comprendere – realmente, a fondo – la cinematografia, l’uomo che la vive, la poesia di cui è intrisa, il mondo che la esprime e le dà senso.

ISBN

9791281913073

Formato

Brossura

Collane

Autore

Sebastiano Arturo Luciani

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