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MELIES: Il cinema come riflessione, composizione autoriale, testimonianza. Il cinema che canta la sua vita, e nella bellezza della parola scritta incanta l’uomo d’oggi.
Se altri inventarono le tecniche scientifiche e fotografiche necessarie per avere ciò che oggi conosciamo con il nome di ‘cinema’, Georges Méliès fu colui che a questo tutto futuristico, innovativo ma mal coeso seppe infondere un’anima, dando vita, dal suo genio, a un’Arte. Ci è sembrato quindi doveroso intitolare a lui, Maestro immortale, questa collana, forse la più onnicomprensiva e totalizzante. Richard Wagner definiva la sua arte “arte totale”, e il cinema è, a suo modo, un’arte totale, al cui interno e al cui cospetto contributi differenti e talvolta confliggenti si confrontano, si scontrano, si intersecano. Questo, dunque, il compito di MELIES: riassumere e raccogliere tutti quei momenti – dalla musica, dall’arte figurativa, dalla letteratura, dal giornalismo, e quant’altro – in cui il cinema si è davvero proposto come “arte totale”, e, così ponendosi, si è sublimato.