Guido Gozzano, poeta eclettico, fine intellettuale, poliedrico artista, come altri del suo tempo non si sottrasse al confronto con il cinema, nuova idea, nuovissimo mezzo immaginifico che proprio allora, in quegli inizi di secolo vibranti di avanguardie, suggestioni, liberi pensieri, andava vivendo la sua consacrazione. Un confronto pronto a tradursi in critica sferzante, ma anche, e nello stesso momento, a farsi attrazione irresistibile e densa d’interesse.
Un rapporto, quello di Gozzano con la film, affrescato nel suo evolversi in più scritti, usciti in anni diversi e diverse fasi della sua produzione, che Inquadrature Perfette riunisce in questa agevole pubblicazione, arricchita da un prezioso saggio introduttivo di Mauro Imbimbo e dalle parole dello stesso Poeta concesse a Carlo Casella nel 1910.
La popolarità e la redditività dell’immagine in movimento, il brulicare folle degli studios, la pellicola come veicolo d’identità e di memoria, il divismo, l’esibizionismo, il consumismo: questi e altri gli spunti su cui Gozzano si interroga, riflette, favoleggia, passando dalla frizzantezza della satira, al dolore del dramma e, ancora, al ricordo sospeso. Tre racconti e un brevissimo saggio, testimonianze di una mente fervida, pungolata in sala da stimoli vividissimi e abbaglianti.
Intorno al Cinema non vuole essere semplicemente un’antologia, né un banale esempio di archeologia letteraria. Piuttosto, con Gozzano, intende aprire altre vie d’analisi, spunti mordaci e delicati con cui chi ama il cinema possa ancora oggi approcciarvisi con occhi diversi, ma invariabilmente affascinati.